Comincia una nuova avventura nel Fediverso, o meglio: continua.
Mastodon è stato il mio primo porto, ma qualcosa non mi soddisfa: l’attuale mancanza al supporto al Markdown sembrerebbe un fattore estetico, più che altro; in realtà, la trovo una grave carenza, visto che questo linguaggio di markup (grassetti e corsivi a caso, ora che posso!) dovrebbe essere standard in tutti i sistemi concepiti per comunicare con sistemi differenti. Una lingua franca.
Uno stesso, semplice file di testo da poter caricare sul Fediverso, su Git, da usare in Hugo o altri generatori di siti statici. Ovunque, più o meno.
L’altra grave pecca, sempre per quanto mi riguarda, ha a che fare col limite dei 500 caratteri: onestamente, non sono un grande estimatore del concetto di microblogging, così come evito, nel possibile, di essere prolisso; tuttavia, troppi server basati su Mastodon si attengono a tale limite, la qual cosa mi causa un leggero stato di ansia quando so di dover andare oltre quel limite.
Tutto qua, non è particolarmente eccitatante come mio primo post su Akkoma: neanche io lo sono, quindi va bene così.