Posts
26
Following
42
Followers
7

Oggi segnalo questa estensione per browser, Block Site, che uso da parecchio: https://mybrowseraddon.com/block-site.html

Il titolo dice tutto: potete usarla per bloccare i siti che non volete visitare neanche per sbaglio (nel mio caso, in particolar modo roba di twitter/meta/testate italiane legate a fascistoni vari). Volendo, si possono impostare dei redirect.

0
0
0

Qualche giorno fa, mi son lasciato cadere in testa, da una trentina di centimetri, una Minolta SR-T 101, fortunatamente custodita in una borsa morbida: considerata la botta, se i centimetri fossero stati cinquanta adesso starei scrivendo dall’Aldiverso.

Sono pure macchine fotografiche che ignorano il concetto di velocità terminale, quindi in caduta accelerano tendenzialmente all’infinito.

1
0
1
Edited 18 days ago

Linko un articolo da Repubblica, che non è tra le mie fonti preferite, con un’intervista a Massimo Chiriatti, che non conosco: mi basta solo il titolo del pezzo, che è una cosa che penso sin dai primi utilizzi a caso di questa parola, nei casi specifici. Nessuno mi ha intervistato, ahimé, quindi ecco le sue parole:

https://12ft.io/proxy?q=https%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Ftecnologia%2F2024%2F08%2F30%2Fnews%2Fnon_chiamatele_allucinazioni_quelle_dellintelligenza_artificiale_sono_vere_e_proprie_baggianate-423468004%2F

Cosa c’entrano le allucinazioni con le boiate sesquipedali sputate fuori dalle AI? Termine che, in un ambito ancor più specifico (quello dei videogiochi), ho visto usare per l’esperimento con la grafica di Doom generata da una AI a partire dagli input del giocatore.

Parole a caso? Parole a caso.

0
0
0
Edited 19 days ago

Rilancio questo ottimo software per segnarsi le cose da fare direttamente da CLI, disponibile su tutte le maggiori piattaforme: https://taskwarrior.org/

Come prevedibile, disporrà di un ampio numero di comandi, per cominciare ne bastano tre e sono intuitivi:

task add testo a piacere
task list
task del numero del task

Consigliato da @alephoto85 nella chat #XMPP del GUUF, MUC per utenti Unix:

xmpp:hello-world-it@conference.magicbroccoli.de?join=

#linux #software #CLI #taskwarrior

1
1
3

Vorrei cambiare il case del mio computer, prendendone uno più piccolo: è il classico midi tower, dimensioni 45x45x21 circa, ma nella configurazione attuale ospita solo blocco della scheda madre e l’alimentatore: è una microATX, solo grafica integrata, con le unità M.2 e basta.

Suggerimenti per un case economico, no cinesate assurde, con la possibilità di montare due o tre ventole? Ovviamente, se a ballare fossero un paio di centimetri in una dimensione o nell’altra, il gioco non varrebbe la candela.

#MastoAiuto #FediAiuto #PC #assemblaggio #case #desktop

0
0
0

C’è una certa confusione, a livello regionale, sui nomi delle pizze con pomodoro, aglio, origano e alici, dove per “a livello regionale” intendo, solitamente, le discrepanze tra Napoli e il resto del mondo.

Cerco di riassumere, ma ciascuno avrà le sue esperienze in merito.

Pizza rossa: a Napoli è la pizzetta in teglia pomodoro e origano, eventualmente aglio; nel resto del mondo, dovrebbe essere quella che a Napoli è la marinara.

Marinara: a Napoli, pizza con pomodoro, aglio e origano; nel resto del mondo, ci sono anche le alici.

Napoli/Con le alici/Marinara con le alici: a Napoli, pizza con pomodoro, aglio, origano e alici; nel resto del mondo, si chiama marinara.

Questo è quanto, più o meno: la vera confusione, però, scaturisce dai “friarielli”, che a Napoli si identificano, senza dubbio alcuno, in un tipo specifico di verdura. Fuori dalla Campania, si piomba nel caos e i friarielli possono essere qualsiasi cosa.

0
0
0
repeated

Quanto è sostenibile l’uso estensivo dell’intelligenza artificiale, a livello energetico, sociale, culturale e etico? Semplicemente, per nulla: per rendersene conto, basta far finta, per un istante, che il capitalismo non esista e imperi.

Costi energetici altissimi che non potranno che lievitare esponenzialmente, a meno di scoperte rivoluzionarie, tipo l’energia ottenuta da stupidità, ingordigia e voglia di potere.

Interi settori lavorativi distrutti da questa forma sofisticata di automazione, che funzioni davvero o meno.

Gente dormiente che non ha, sostanzialmente, i mezzi per capire e agire in merito.

Non sono luddista, ma neanche sono tra quelli che si esaltano, a prescindere, per ogni possibile avanzamento tecnologico. Mi sono divertito con l’AI, per qualche ora, ai tempi del primo DALL-E e delle sue, primordiali, pacchianissime immagini. Qualche prompt in ChatGPT, sempre agli albori, poi basta: ho realizzato che stavo mandando a fuoco un periodo indeterminado di futuro per ogni richiesta sciocca.

Ho intenzione di schivare questo flagello, fin quando mi sarà possibile.

0
0
2

Per il p2p, il mio software di adozione era WinMX. Quasi sempre file audio, vista la lentezza di quelle connessioni: ho sempre avuto un 56k, ma nella mia zona non c’era verso di agganciare a più di 28,8-33,6. Qualche soddisfazione, però, me la son tolta anche con qualche video.

Erano i tempi, anche, di libero@sogno: penso, ricordo, la prima semiflat disponibile per i comuni mortali, o la prima economica, almeno. Iniziarono offrendo il servizio dalle 16.30 alle 8, poi passarono alle 18.30 e, infine, alle 21. I modem analogici erano agli sgoccioli: l’ADSL per tutti, intanto, stava arrivando, e fu per tutti quanti un discreto balzo. Non fui tra i primi a passare all’ADSL, son stato con libero@sogno almeno fino al 2004/2005.

Mi collegavo, coi soliti rumoracci del modem che sapremmo ancora fischiettare (e che capivamo subito quando sarebbero andati a buon fine o no, visto che ci impiegava anche decine di minuti) e pazienza se il telefono fosse risultato occupato: meglio. Iniziava il regno di WinMX.

Ho sempre preferito quell’interfaccia con la possibilità dello sfondo scuro, all’epoca era ancora tutto chiaro e il colpo d’occhio era ben differente. Era subito hacker. Poi, quel testo verde, rassicurante, e quello rosso, brutto segno. Stillicidio di bit e, come capita, a volte non erano quelli che ci aspettavamo.

Intanto, Napster cadeva solo i colpi dei Metallica, come se ciò avesse potuto fermare la condivisione. Limewire, Bearshare e altri non ebbero mai un gran successo, poi si impose eMule.

0
0
0
Edited 1 month ago

Comincia una nuova avventura nel Fediverso, o meglio: continua.

Mastodon è stato il mio primo porto, ma qualcosa non mi soddisfa: l’attuale mancanza al supporto al Markdown sembrerebbe un fattore estetico, più che altro; in realtà, la trovo una grave carenza, visto che questo linguaggio di markup (grassetti e corsivi a caso, ora che posso!) dovrebbe essere standard in tutti i sistemi concepiti per comunicare con sistemi differenti. Una lingua franca.
Uno stesso, semplice file di testo da poter caricare sul Fediverso, su Git, da usare in Hugo o altri generatori di siti statici. Ovunque, più o meno.

L’altra grave pecca, sempre per quanto mi riguarda, ha a che fare col limite dei 500 caratteri: onestamente, non sono un grande estimatore del concetto di microblogging, così come evito, nel possibile, di essere prolisso; tuttavia, troppi server basati su Mastodon si attengono a tale limite, la qual cosa mi causa un leggero stato di ansia quando so di dover andare oltre quel limite.

Tutto qua, non è particolarmente eccitatante come mio primo post su Akkoma: neanche io lo sono, quindi va bene così.

0
0
0
Show older