Conversation

Mezzo flusso di coscienza partorito ieri in aeroporto (sono atterrato in Italia sano e salvo, anche se il rapporto umidità da Atene a Malpensa mi ha fatto sentire in Vietnam)

https://www.andreacorinti.com/posts/ita/fediverso-detox/


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@xabacadabra sempre più spesso riesci a trovare tempo e modo per esprimere concetti che sono anche nella mia testa. Grazie, davvero.

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@ed prego, grazie a te! (Però temo ci serva un* brav* psichiatra)

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@xabacadabra Un’istanza muore nel disinteresse o vive abbastanza a lungo da diventare generalista, questo il mio pensiero. Intanto, ho un account su LS, ma scrivo da qui perché voglio 5000 caratteri a disposizione per:

  1. non dovermi stressare a cercare di rientrare in 500, quando sono al limite, o a dover suddividere i post più prolissi.
  2. siamo nel 2024 e Mastodon ancora non supporta il Markdown. Non è tecnologicamente concepibile.

Sono tra quelli del tuo articolo, del web 1 e 1.5; ancora oggi, per comunicare, non riesco a superare il paradigma di chat e dei forum: ancora oggi, mezzi che, efficacemente, possono confinare il generalismo. Perché nella chat degli estimatori dei serramenti in laminato plastico, ci si va a parlare dei serramenti in laminato plastico.

Stesso discorso per i forum: se vuoi parlare dei fatti tuoi vai in general, altrimenti ci sono sezioni specifiche e vai lì ad aprire il tuo thread o a contribuire a quelli degli altri. Se qualcuno sbaglia sezione, poco male: chi di dovere, quell’errore può risolverlo. E i post, intanto restano lì, finché non esplode tutto, facili da cercare, categorizzati. Reputo come persa la guerra degli hashtag, in pochi li usano e possono portare a un’ulteriore frammentazione, visto che non ce ne sono di imposti.

Penso che le istanze di Mastodon siano utili, in partenza, per raggruppare anime in un certo modo affini, grazie alle info e alle regole del server. Detto questo, c’è poco da fare: resta un social e la gente inizierà a comportarcisi come su qualsiasi altro social, commerciale o meno. Con tutte le buone intenzioni del mondo, ma il contenitore è quello.

La mia configurazione ideale per una comunità (non è che ci abbia mai riflettuto davvero, lo sto pensando mentre scrivo):

  1. Mastodon (o simili) per cose da social e iniziative volatili, spesso coincidono;
  2. Forum per discussioni specifiche e, come software, Flarum mi sembra abbastanza interessante e moderno, almeno per me che sono abituato a Forumfree;
  3. Chat specifiche su XMPP o stanze su Matrix (preferisco il primo perché, diciamolo: non serve reinventare la ruota ogni volta, poi credo di aver capito che richieda molte meno risorse del secondo).

Un’istanza, sempre nel mio cervellino limitato, può rimanere fedele alla sua ragione fondativa solo con un numero ristretto di iscritti, tutti volenterosi e polarizzati.

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@atlas amen, mi ritrovo un sacco in tutto quello che hai scritto (io forse giusto nei 500 caratteri bene o male riesco a trovarmici e trovo il limite un esercizio interessante), sul markdown poi minchia, standing ovation io lo vorrei OVUNQUE!

Sui forum: il mio vecchio giro oramai non li usa più e questo per me fa molto, ma io per primo probabilmente li rimpiango sapendo che da smartphone li troverei scomodi - e se lo dico io che li amo, boh

È un mix di pratica e nostalgia

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@xabacadabra Auspicare un ritorno dei forum agli antichi fasti, penso sia un po’ una battaglia persa. La questione smartphone è reale, gran parte del web è mobile first, anche se non mi ci abituerò mai: per ragioni anagrafiche, la mia informatica seria nasce e muore su un pc, il telefonino è un ripiego temporaneo, un dispositivo di emergenza.

Tuttavia, se in un forum nascesse una comunità nuova, con gente nuova, sarei tentato: specifico nuova, gironzolando a caso su forumfree, ho letto parecchi messaggi di gente vecchia dentro, vecchia di un secolo almeno.

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